A Sorrento il convegno dei giovani Ance: Mancano 210mila lavoratori

Nel settore delle costruzioni mancano 210mila nuove risorse. Angelica Donati, presidente dei giovani Ance, lancia l’allarme da Sorrento: “Lo sappiamo, sono tanti lavoratori. Ma se non li troviamo il nostro settore rischia un drammatico stop”. Il 25esimo convegno giovani imprenditori dell’Ance dal titolo “Faro/Farò” ospitato all’hotel Cocumella di Sant’Agnello ha messo sotto i riflettori un problema che rischia di avere gravi ripercussioni.

“Senza nuove competenze – ha aggiunto Donati – non c’è futuro. Nei prossimi anni nel comparto delle costruzioni serviranno queste nuove risorse. È un numero straordinario che ci pone una domanda drammatica: dove troveremo queste persone? L’unico modo per contrastare l’invecchiamento del nostro settore, dove l’età media dei lavoratori supera i 50 anni, è investire in formazione, inclusione, immigrazione virtuosa”. Insomma, vanno intercettati i Neet che, seppure in diminuzione, restano sempre troppo numerosi. “Istituzioni e imprese – ha incalzato la presidente – devono lavorare insieme per colmare il divario tra offerta formativa e domanda lavorativa, anche con il coinvolgimento di Its e scuole edili”.

Il convegno è servito a ribadire con forza che non è più il tempo di attendere, che bisogna cominciare da subito ad investire nel mondo della turnazione. Ma c’è un altro dato importante che è emerso. “La presenza delle donne nel settore delle costruzioni è inferiore al 10%. I dati ci indicano che negli ultimi anni l’occupazione femminile in edilizia sta crescendo, soprattutto in ruoli di tipo tecnico, gestionali e progettuali. Questa leggera inversione di tendenza deve essere stimolo per fare di più”.

Ma, Angelica Donati non si è fermata al reclutamento di mano d’opera. “Chiediamo che l’obiettivo della promozione della crescita dell’occupazione femminile non deve venire perseguito dal legislatore senza tenere conto delle specificità del settore delle costruzioni. Per esempio, l’obbligo per gli operatori economici negli appalti pubblici di riservare almeno il 30% delle nuove assunzioni per l’esecuzione del contratto o delle attività connesse all’occupazione femminile che giovanile è un approccio punitivo che nulla fa per aumentare il numero di donne nel comparto”.

Dopo i saluti del ministro Marina Calderone e del vice ministro Edoardo Rixi, si sono aperti i dibattiti con tanti personaggi di primo piano tra cui Stefano Donnarumma, ad Ferrovie dello Stato, Aldo Isi, ceo Rfi, Stefano Scalera, ceo Invimit, Amedeo Manzo, presidente Bbc, Alessia Masutto, responsabile Infrastrutture Cdp, Massimo Sessa, presidente Consiglio superiore Lavori Pubblici, Eliseo Cuccaro, commissario Autorità di sistema portuale del mare Tirreno centrale, il governatore Vincenzo De Luca.

Tre i temi su cui il presidente Ance, Federica Brancaccio, ha chiarito la posizione dell’associazione. Innanzitutto gli infortuni. “Nell’ultimo decreto sicurezza ci sono alcune cose, come la questione del badge di cantiere e, lo dico con orgoglio, anche alcune cose già recepite nel nostro contratto e nei nostri accordi nazionali, da questo punto di vista siamo veramente avanti. La piaga degli infortuni è una sconfitta per tutti” ma “noi siamo molto avanti”.

Poi il Ponte sullo Stretto. “Ovviamente si aspetteranno i rilievi e le osservazioni della Corte dei Conti e noi siamo certi che si daranno le risposte necessarie” ma “il tema delle infrastrutture è troppo importante e centrale in questo Paese e poi c’è anche il tema reputazionale rispetto all’Europa e al mondo intero. È un impegno che il Paese si è preso e che si deve portare avanti, ovviamente con tutte le regole e le risposte a eventuali osservazioni e rilievi”.

Infine, la manovra. “Una legge di bilancio preoccupante – ha concluso Brancaccio – che probabilmente conserva soldi per una legge molto ricca l’anno prossimo, però all’anno prossimo bisogna arrivarci bene e abbiamo grandi emergenze”. La presidente Ance ha citato tra le criticità, in particolare il caro materiali, e la mancanza di copertura per gli extra costi sostenuti dalle imprese nel 2024-2025: “Ci auguriamo che negli emendamenti si riesca a trovare una soluzione”.

Share this post

Scarica l’app SorrentoPress per rimanere sempre aggiornato
Download on app storeDisponibile su Google Play