Il Milan fatica, ma ottiene i tre punti, mentre la Sampdoria resta ancora a secco di vittorie. Più che la partita, però, è il razzismo a farla da padrone: la curva Sud, infatti, era stata chiusa dal giudice sportivo per i cori indecenti rivolti contro i napoletani. Nonostante il provvedimento si sono ritrovati in 300 a cantare per il Milan, ma anche contro il Napoli tutti dietro uno striscione: “La chiusura del settore non cancella l’odore”.
“I cori sono iniziati (e finiti) intorno alla metà del primo tempo. Prima appena accennati. Poi, assolutamente udibili e condivisi da centinaia di persone: “Noi non siamo napoletani”.
Provenienza: il primo anello blu della curva Sud, cioè lo spicchio collocato sotto il settore che ieri è rimasto chiuso proprio per i cori degli ultrà rossoneri di domenica scorsa contro il Napoli. Così lo speaker, al 23’, ha letto l’annuncio contro le discriminazioni razziali e territoriali.
Il punto è questo: quando entra in azione lo speaker significa che è arrivata una segnalazione ufficiale. Dall’arbitro e dal dirigente di polizia. Tutto è nato e finito nell’arco di pochissimi minuti, ma la normativa si è molto inasprita. E dice che al primo episodio si chiude il settore da cui sono arrivati i cori (come è successo ieri); in caso di recidiva, la volta dopo chiude tutto lo stadio.
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