Mezzogiorno di fuoco, il Napoli batte il Pescara 5 a 1

Napoli 5 - Pescara 1

Finisce con una goleada a favore del Napoli il match dell’ora di pranzo della 15ma giornata di serie A

Al San Paolo, alle 12 e 30, arriva il Pescara di Bergodi che già dalla presentazione delle formazioni da l’idea di voler schierare una squadra particolarmente abbottonata. Mazzarri mette in campo il Napoli con il tradizionale 3-4-1-2, con Mesto al posto di Maggio infortunato e Hamsik alle spalle del due Insigne-Cavani. Il Matador vive anche una sfida nella sfida: il Pescara è l’unica compagine del massimo campionato alla quale non ha segnato. Bergodi organizza i suoi con il classico 3-5-1-1, un modulo particolarmente prudente. Ma non serve. Il Napoli è subito insidioso. Già al secondo minuto di gioco Cavani viene anticipato di un soffio prima che possa concludere in rete un bel cross dalla destra di Insigne. Al 4° veloce ripartenza Zuniga-Hamsik che si chiude con la conquista di un calcio d’angolo. Nei primi minuti è un monologo azzurro.

Al 7° Insigne, ben imbeccato da Hamsik, conclude di poco a lato di sinistro. Un minuto dopo il portiere del Pescara Perin ribatte in corner il mancino di Hamsik; sugli sviluppi dell’angolo arriva il goal di Inler con un secco tiro dal limite che finisce all’incrocio dei pali della porta di un incolpevole Perin. Al 14° arriva già il 2 a 0. Azione personale di Insigne, un rimpallo in area fa giungere il pallone ad Hamsik che con un sombrero fa fuori un difensore e poi tira a botta sicura con palla che finisce nel sacco alla sinistra del portiere del Pescara. Il Napoli non sembra pago. Si aspetta solo il goal di Cavani. Proprio il Matador al 17° ruba palla a centrocampo e si invola verso la porta. Giunto al limite calcia con forza ma il pallone finisce di poco al lato. Proprio mentre la partita sembra avere un esito scontato arriva la rete del Pescara. L’azione si svolge sulla destra, cross di Zanon e in mezzo all’area di rigore Bjarnason, in pratica non contrastato da nessuno, insacca alla destra di De Sanctis. La squadra di Bergodi a questo punto sembra credere nella rimonta e si fa più intraprendente, ma le azioni pericolose sono ancora tutte targate Napoli. Al 20° Behrami crossa per Cavani che colpisce di testa, ma la palla finisce al lato della porta di Perin. Al 27° è lo stesso Behrami a tentare la conclusione ma l’estremo difensore del Pescara devia in angolo. Intorno alla mezz’ora c’è il risveglio del Pescara. Al 31° Vukusic, lasciato solo in mezzo all’area, colpisce male e la palla sorvola la traversa. Al 35° si rivede il Napoli. Cavani imbeccato splendidamente da Inler in area di rigore tira addosso al portiere in uscita. Un minuto dopo ci prova direttamente il centrocampista svizzero del Napoli, tiro velenoso ribattuto da Perin e Cavani non arriva in tempo a mettere in rete. Al 38° arriva la prima ammonizione. A finire sul taccuino dell’arbitro Peruzzo è Behrami per un fallo a centrocampo. Il primo tempo si chiude con una punizione centrale calciata dal Matador. Proprio Cavani non sembra in giornata, almeno nella prima frazione di gioco. Troppo imprecise le sue giocate ed anche le conclusioni sembrano tutte dettate da nervosismo più che dall’istinto del goleador di razza. La ripresa comincia nel segno del Pescara. Dopo 3 minuti il solito centrocampista Bjarnason, il più pericoloso dei suoi, si inserisce in area su cross di Zanon, ma sporca la conclusione che diventa un pallonetto che per poco non beffa De Sanctis finendo di poco alto. Al 52° si ripropone il Napoli. Lancio millimetrico di Inler per Hamsik che scatta sul filo del fuorigioco, ma viene anticipato al momento di battere a rete. Al 54° lancio di Cannavaro dalla trequarti difensiva del Napoli per Cavani che spara a lato. Un minuto dopo ancora il Matador tira male ma la retroguardia del Pescara rischia la clamorosa autorete. Ancora un giro di orologio e la partita viene messa al sicuro. Slalom di Cavani in area, Bocchetti lo stende da ultimo uomo: rigore ed espulsione del difensore.

Sul dischetto va lo stesso Cavani che insacca a fil di palo, con Perin intuisce il lato giusto ma non arriva a toccare il pallone. La punta uruguaiana ci riprova anche al 60° con un diagonale di poco al lato. Un minuto dopo si registra un bell’inserimento di behrami che tira di poco al lato. Con due goal di vantaggio e l’uomo in più il Napoli gioca sul velluto. Al 62° Cavani segna la personale doppietta ed il decimo goal in campionato. Cross perfetto di Hamsik dalla sinistra con il matador che riesce ad anticipare i difensori e mette la palla all’incrocio. Inizia il valzer delle sostituzioni. Al 62° nel Pescara fuori Weiss per Capuano. Un minuto dopo Behrami rischia l’autorete. Retropassaggio troppo forte ed angolato per De Sanctis che per poco non finisce in rete. Al 68° fuori Gamberini per Dzemaili. Al 69° un dubbio contatto in area del Napoli tra Cannavaro e Bjarnason fa invocare il rigore alla squadra di Bergodi. L’arbitro ed i suoi assistenti dicono di continuare. Sul ribaltamento di fronte Insigne si lancia da solo verso la porta ma l’arbitro ferma il gioco avendo fisciato un precedente fallo di Zanon a centrocampo su Inler. Peruzzo si rende conto di aver fermato una chiara azione da goal e chiede scusa al Napoli ed ai suoi tifosi. Al 73° Cavani tenta il goal da cineteca con una sforbiciata in area, ma colpisce male. Un minuto dopo vanno fuori Togni (ex Sorrento) nel Pescara ed Insigne nel Napoli, sostituiti rispettivamente da Nielsen e Vargas. Proprio il cileno al 77° non riesce a concludere verso la porta in piena area di rigore del Pescara. Un minuto dopo arriva la doppietta anche per Inler, la prima in campionato con il Napoli. Forte tiro dal limite, palla contro il palo interno alla destra di Perin e poi in rete.

All’80° esce Cannavaro sostituito da El Kaddouri. Proprio il nuovo entrato si rende pericoloso in due occasioni prima dello scadere, al minuto 82, fermato al momento della conclusione ed all’85° bloccato con un fallo da Romagnoli (ammonito) prima di riuscire ad entrare da solo in area. Intanto all’83° c’era stato anche il cartellino giallo per Zuniga per un fallo di mano. All’89° ci riprova Vargas ma il tiro viene parato da Perin. L’ultima azione è del Matador. Lancio preciso di Hamsik ma tiro di pochissimo al lato. Si chiude, dunque, sul 5 a 1 per il Napoli la gara delle 12 e 30 della 15ma di campionato. Il Pescara non si è mai mostrato all’altezza della squadra di Mazzarri, anche se a metà del primo tempo, dopo aver trovato il goal del 2 a 1, sembrava credere nella rimonta. Poi il rigore su Cavani ed il rosso diretto a Bocchetti hanno tarpato le ali alla squadra di Bergodi. Il Pescara, dunque, lascia il San Paolo con un’altra goleada sul groppone. Nell’87-88 finì 6 a 0 per gli azzurri e l’anno successivo addirittura 8 a 2. Erano gli anni del grande Napoli di Maradona. Ma anche oggi la squadra di Cavani, Hamsik ed Insigne sembra essere all’altezza, non tanto per i 5 goal rifilati al Pescara, ma perché riesce a tenere il passo della Juventus capolista a sole due lunghezze di vantaggio. Migliore in campo Inler. Buona la prestazione dell’arbitro Peruzzo, alla prima col Napoli. Tutte le decisioni sono corrette, anche grazie al puntuale ausilio dei collaboratori. I cartellini ci sono tutti, anche il rosso diretto per Bocchetti che in occasione del rigore su Cavani atterra il Matador in area, da ultimo uomo, chiaramente in ritardo sulla palla. Qualche dubbio solo per il contatto tra Cannavaro e Bjarnason nella sedici metri azzurra, ma il contatto sembra non esserci.

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