La nuova collezione Dolce & Gabbana ispirata al Parco dei Principi di Sorrento

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Una vera sfilata “fisica”, nel prato all’inglese del Campus della Humanitas University di Milano, con modelli in carne ed ossa, uno per ogni capo della collezione, declinata tutta sui toni del bianco blu e azzurro e ricca di stampe ispirate alle ceramiche dell’hotel Parco dei Principi di Sorrento, progettato da Gio Ponti nel 1960, dove le tinte del mare si mescolano al candore del bianco. Un defilé vero davanti ad un pubblico seduto, ovviamente dotato di mascherine e sistemato a distanza di sicurezza, nel rispetto delle regole sanitarie.

Così Dolce & Gabbana sono rientrati nel calendario della moda maschile di Milano, stavolta organizzato in digitale, manifestazione da cui erano usciti nel 1998. Il fashion show, a cui ha partecipato il trio Il Volo, che si è esibito dal vivo per tutta la durata della sfilata, nel suo repertorio musicale più classico (“Torna a Surriento”, “Unico grande amore”, con cui vinsero Sanremo 2015, “O sole mio”, “Un amore così grande” e “Volare”) è stato trasmesso in diretta dalla piattaforma della prima Digital Fashion Week della Camera della Moda. La collezione è un omaggio alla genialità italiana manifestata nell’hotel Parco dei Principi di Sorrento firmato da Gio Ponti.

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“Un omaggio al genio italiano del grande architetto e ad alcune delle sue creazioni, custodite all’hotel Parco dei Principi di Sorrento – sottolinea il sindaco Giuseppe Cuomo -. Grazie a Dolce & Gabbana, per avere celebrato una delle meraviglie della penisola sorrentina, con l’invito a venire presto nella nostra terra per riscoprire tutto il fascino di questi luoghi”.

Il terreno in cui si trova l’hotel apparteneva all’Ordine dei Gesuiti fino al XVIII secolo quando il Re di Napoli, Ferdinando IV di Borbone, acquisì la proprietà e ne donò una parte al cugino Paolo Leopoldo di Borbone, Conte di Siracusa. Nel 1792 il Conte fece costruire la villa Poggio Siracusa i cui sontuosi ambienti ospitarono dame e baroni desiderosi di svagarsi in quell’Eden gioioso.

La tragica scomparsa dell’amata del Conte diede inizio ad un periodo di declino che durò fino al 1885 quando la famiglia Cortchacow acquistò l’area. La villa ritornò ai suoi antichi fasti divenendo teatro di storie, passioni e celebri ricevimenti. I nuovi proprietari avviarono la suggestiva realizzazione di una dacia in stile gotico-inglese da destinare ad una futura visita dell’illustre cugino: lo zar di Russia Nicola II.

L’hotel sorge proprio sui resti della, mai completata, dacia. L’ingegnere napoletano Roberto Fernandes acquistò il terreno nel 1959 ed incaricò l’architetto Gio Ponti di trasformare quel luogo in un albergo. L’eredità storica, la straordinaria ubicazione e i naturali cromatismi ispirarono Ponti nel creare una struttura radicata nel terreno caratterizzata dal verticalismo dell’antica dacia e della costiera sorrentina. L’hotel Parco dei Principi fu inaugurato l’11 aprile 1962 e da quel giorno testimonia l’assoluta e felicissima intuizione dell’ingegnere Fernandes e l’estro creativo di Ponti.

 

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