La febbre del gioco

Gioco d'azzardo

Sono sempre più le persone di ogni età ed estrazione sociale che si fanno coinvolgere dalla mania, indipendentemente dalle loro possibilità economiche. Anzi è in continuo aumento il numero di coloro che si indebitano per soddisfare il proprio vizio, spesso finendo nelle mani di usurai senza scrupoli.

Proprio l’allarme sociale che si sviluppa intorno a queste problematiche ha spinto il senatore del Pdl, Raffele Lauro, a presentare un’interrogazione parlamentare al ministro degli Interni, Annamaria Cancellieri. Ed i dati snocciolati dal responsabile del Viminale non sono rassicuranti, anche per quanto riguarda la penisola sorrentina e l’isola di Capri. «In quel territorio – si legge nella nota – sono state autorizzate 4 sale da gioco e 30 locali con apparecchi di divertimento e intrattenimento a Massa Lubrense; 3 sale da gioco a Meta; 2 sale da gioco e 34 esercizi commerciali autorizzati all’installazione di video-slot a Piano; 4 sale da gioco a Sant’Agnello; 7 sale da gioco a Sorrento; 6 sale da gioco annesse all’esercizio di bar e/o agenzie di accettazione scommesse/Internet point a Vico Equense; mentre ad Anacapri e Capri non sono presenti sale da gioco, ma sul territorio insistono rispettivamente 9 e 15 pubblici esercizi dove risultano installati apparecchi di divertimento ed intrattenimento».

Per quanto riguarda le sale da gioco, il ministro sottolinea come queste siano quasi tutte «dislocate lontane da luoghi ritenuti sensibili». Diversa, invece, la situazione per quanto concerne gli esercizi nei quali sono installati video-slot, «disseminati sul territorio». In particolare, come evidenzia lo stesso ministro Cancellieri, «solo a Massa Lubrense e Sant’Agnello risultano tre sale gioco ubicate in prossimità di luoghi di culto ed una nelle vicinanze di una scuola elementare in località Sant’Agata sui due Golfi. Nei confronti di quest’ultima struttura, la guardia di finanza ha accertato, il 16 febbraio 2012, violazioni in materia di intermediazione ed esercizio abusivo di giochi e scommesse, sequestrando 4 postazioni telematiche. Sempre a Massa Lubrense la polizia locale ha attuato mirati sopralluoghi, finalizzati in particolare alla tutela dei minori, che hanno consentito il deferimento all’autorità giudiziaria dei titolari di due sale da gioco, il sequestro delle apparecchiature e la chiusura degli esercizi». Dai dati forniti dalla questura risulta che in penisola sono state rilasciate 9 licenze per le attività di raccolta delle scommesse, 5 delle quali intestate a soggetti titolari di analoghe concessioni nel territorio provinciale.

Tutte attività soggette ad assidui controlli da parte delle forze dell’ordine. «Nel secondo semestre del 2011 – precisa ancora la nota del Viminale – la questura ha adottato nell’ambito provinciale 22 provvedimenti di sospensione di esercizi e sale giochi e 30 provvedimenti di diniego ad istanze tese al rilascio di licenze per raccolta scommesse». Dati che destano non poche preoccupazioni, come commenta lo stesso senatore Lauro: «l’analisi del ministro è allarmante, anche per la penisola sorrentina. Le indagini sono ancora in corso. Mi auguro che i sindaci portino il documento nei Consigli comunali per un dibattito di responsabilità. Fare gli struzzi non serve a niente, se non a preparare amari risvegli».

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