Le associazioni del turismo della penisola sorrentina chiedono al governo di escludere lo scalo napoletano di Capodichino dai nuovi aumenti della tassa aeroportuale di imbarco previsti a partire dal 2025. Lo scalo partenopeo, infatti, è nell’elenco dei aeroporti italiani dove è prevista la rimodulazione delle tariffe nonostante ci sia stato già un rincaro di 2 euro all’inizio di quest’anno.
“Con un emendamento alla legge di bilancio si prevede un ulteriore aumento di 0,50 centesimi, nel 2025, per 10 aeroporti italiani, tra cui Napoli: le associazioni turistiche Abbac, AdvUnite e Atex chiedono di escludere Capodichino dal rincaro – si legge in una nota -. Napoli è stata già interessata, lo scorso anno, da un sostanzioso aumento di 2 euro per garantire equilibri del bilancio comunale in deficit”.
“Un altro aumento può allontanare i flussi turistici che nel 2025, rischiano una contrazione anche per le destabilizzazioni in corso e la possibile frenata dell’economia internazionale”. Così scrivono le associazioni che hanno inviato una nota ai ministeri del Turismo e dei Trasporti ed ai Comuni di Napoli e delle maggiori località turistiche regionali (compresi quelli della penisola sorrentina).