Nuotava con difficoltà e non riusciva ad immergersi nel tratto di mare tra Punta Campanella e Capri. Un tartaruga della specie Caretta Caretta è stata così recuperata e portata in salvo grazie all’intervento del Centro Tartanet dell’Area Marina protetta di Punta Campanella.
Ad eseguire il recupero, a seguito di una segnalazione da parte della Capitaneria di Porto di Capri, è stato lo stesso direttore del Parco, Antonino Miccio, a bordo del gommone guidato dall’esperto operatore Nicola Guida.
L’esemplare di rettile marino che non riusciva ad immergersi nel tratto di mare denominato “Le bocche di Capri” poteva andare incontro a parecchie difficoltà. Prima tra tutte il rischio di impatto con imbarcazioni da diporto, traghetti e aliscafi che in questo periodo sono molto presenti in mare. Ma il pronto intervento da parte del Centro di Recupero del Parco Marino ha scongiurato qualsiasi tipo di rischio e l’emergenza si è risolta in pochi minuti.
Ora la tartaruga, dopo le prime cure, è ospitata presso la Stazione Zoologica Anthon Dohrn di Napoli dove gli esperti biologi marini potranno effettuare tutte le analisi di rito e curare l’animale nel migliore dei modi.
Il parco di Punta Campanella si conferma dunque in prima linea per la difesa delle tartarughe marine. Sono 20, infatti, gli esemplari recuperati a partire dall’inverno scorso ad oggi.
Forte di questi importanti numeri e risultati, il Centro di Recupero del Parco Marino partecipa a pieno titolo, ormai da 7 anni, a Tartanet, il network regionale e nazionale di tutela e salvaguardia di questi speciali rettili marini.
Prevista per metà settembre la liberazione di alcune delle tartarughe marine recuperate nel periodo invernale e ora pronte per tornare in acqua. La manifestazione si svolgerà presso la Baia di Ieranto, cuore del Parco Marino, che da 3 anni ospita un progetto di tutela, monitoraggio e promozione di turismo ecocompatibile messo in campo dalla Riserva di Punta Campanella.
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