Stop alla chemio in penisola, rivolta dei malati di cancro

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SORRENTO. A partire dal prossimo 14 marzo i malati di cancro della costiera sorrentina dovranno raggiungere l’ospedale di Gragnano o quello di Castellammare di Stabia per sottoporsi alla chemioterapia. La decisione è arrivata al termine di una riunione cui hanno preso parte il subcommissario Luigi Caterino e i responsabili del servizio oncologico nell’area sud dell’Asl Napoli 3-Sud.

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Ospedale Sorrento

Nel corso dell’incontro è stato ribadito che i locali dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Sorrento, in cui i pazienti residenti in penisola sono attualmente sottoposti alle terapie oncologiche, non sono ritenuti idonei. I presidi dell’area stabiese, invece, offrono maggiori standard di sicurezza.

“Il trattamento chemioterapico – fanno sapere dall’Asl – sarà erogato in un’area ad hoc che offre le necessarie garanzie ai pazienti e al personale sanitario”.

In realtà sembra non sia stato ancora deciso quale debba essere l’ospedale destinato ad ospitare il servizio. Al momento la scelta più probabile appare quella della struttura di Gragnano, che dispone di spazi più ampi.

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Ospedale Gragnano

L’unificazione dei servizi oncologici di Sorrento, Torre del Greco e Gragnano e il loro conseguente trasferimento nell’area stabiese rientra nel piano di riorganizzazione varato dall’Asl. I vertici dell’azienda sanitaria, infatti, hanno individuato due poli per le cure ai malati di tumore: gli ospedali di Gragnano e Castellammare di Stabia e quello di Nola.

“Questa razionalizzazione – sottolinea Luigi Caterino, subcommissario dell’Asl – garantirà maggiore sicurezza a pazienti e personale, oltre ad assicurare un servizio oncologico più continuo ed efficace”.

La sezione sorrentina del Tribunale per i Diritti del Malato, però, è di tutt’altro avviso. Soltanto pochi giorni fa il presidente, Giuseppe Staiano, aveva scritto al commissario dell’Asl, Antonietta Costantini, per denunciare i problemi della sanità in costiera: tra questi proprio l’inadeguatezza dei locali dell’ospedale di Sorrento dove i pazienti sono sottoposti alle chemioterapie.

In quella circostanza Staiano aveva chiesto che il servizio oncologico fosse trasferito nella divisione di Medicina dello stesso presidio peninsulare dove, tra l’altro, alcune stanze erano già state individuate. Ma alla fine l’Asl ha optato per le strutture sanitarie dell’area stabiese.

“Non siamo d’accordo con questa decisione perché il trasporto dei malati è oggettivamente difficoltoso – spiega Staiano -. È inammissibile costringere i pazienti, che spesso versano in pessime condizioni sia fisiche che economiche, a sfidare il traffico della Statale Sorrentina per sottoporsi alle chemioterapie”.

Contro la decisione dell’Asl scende in campo anche Benedetto Migliaccio, sindaco di Vico Equense: “L’ospedale di Castellammare – scrive in una nota inviata all’Asl il primo cittadino – sembra privo di spazi da riservare al servizio oncologico; quello di Gragnano è decentrato, non è servito dal trasporto pubblico ed è privo delle unità di rianimazione e di terapia intensiva cardiologica che sono invece presenti a Sorrento. La scelta effettuata lascia alquanto perplessi”.

Nel frattempo si registrano anche molte prese di posizione dei malati sui social network. Numerosi i post di persone che si lamentano per la scelta dell’Asl e chiedono un deciso intervento delle istituzioni.

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