SORRENTO. Cinquanta chilogrammi di datteri sequestrati a Sorrento ed altri 12 a Castellammare di Stabia con sette persone denunciate. È il bilancio dell’attività di una task force in azione nella giornata di ieri nell’Area marina protetta di Punta Campanella per arginare il fenomeno della pesca abusiva dei pregiati molluschi che in queste ore che precedono il veglione vanno letteralmente a ruba, arrivando a raggiungere il prezzo di 100 euro al chilo.
L’operazione è stata condotta dallla Capitaneria di Porto di Castellammare e coordfinata dal comandante Guglielmo Cassone ed ha visto la partecipazione anche del nucleo sommozzatori della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco. Nella tarda mattinata, nelle acque antistanti i Bagni della Regina Giovanna del Capo di Sorrento le forze dell’ordine hanno bloccato sei pescatori a bordo di due piccole imbarcazioni, dotate dell’attrezzatura destinata a perforare le pareti rocciose della costa sorrentina per estrarre i datteri di mare e poi rivenderli sul mercato clandestino.
All’arrivo della task force, i due equipaggi si sono liberati dei molluschi appena estratti dalla roccia, occultando il “corpo del reato”. Le due imbarcazioni sono state scortate nel porto di Sorrento per gli accertamenti di eventuali responsabilità. Intanto, è stato richiesto l’intervento del nucleo sommozzatori dei Vigili del Fuoco per scandagliare i fondali antistanti la Punta del Capo, per una approfondita ricerca di eventuali datteri appena estratti. Operazione che ha portato alla scoperta di ben 50 chilogrammi dei pregiati datteri in un anfratto della scogliera della Regina Giovanna. Altri 12 chilogrammi di datteri sono stati sequestrati a Castellammare di Stabia.
