Primi no alla proposta di Tito di chiudere la stazione di Meta

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META. I vertici dell’Eav bocciano la proposta del sindaco Giuseppe Tito che, in seguito a quanto accaduto nel weekend (risse con coltellate ed aggressioni per commettere rapine) ha minacciato di chiudere la stazione della Circumvesuviana dalle 8 alle 12 del sabato e della domenica fino alla fine dell’estate. Il primo a dire no alla proposta del primo cittadino di Meta è Umberto De Gregorio, presidente dell’Eav. Attraverso la sua pagina Facebook, il numero uno dell’azienda non ha esitato a parlare di “proposta che sa di sconfitta e di rinuncia”, ciò perché “la chiusura della stazione penalizza le persone perbene che utilizzano i nostri treni per andare al lavoro o al mare. Il problema dei pendolari molesti si risolve con un impegno serio da parte di Comuni e forze dell’ordine contro la criminalità, oltre che con pene severe nei confronti di delinquenti e portoghesi”.

De Gregorio, inoltre, puntualizza che il sindaco non può chiudere una stazione in quanto “non rientra nelle sue competenze”. E di questo sembra sicuro il gruppo di opposizione Meta Comune che mette in guardia il sindaco Tito: “Chiudere una stazione comporta un’interruzione di pubblico servizio, quindi un reato. In paese servono immediatamente più controlli da parte delle forze dell’ordine. Per il futuro, invece, occorre una politica che scoraggi l’arrivo a Meta di certi vacanzieri e promuova il turismo d’élite”.

La chiusura dello scalo della Circum di Meta indurrebbe molti giovani dell’hinterland napoletano, vesuviano e stabiese a scendere alla fermata successiva, cioè quella di Piano di Sorrento, per poi raggiungere a piedi la baia di Meta, dove si trova la più grande spiaggia libera della costiera sorrientina. Ecco perché la bocciatura alla proposta di Tito arriva anche da Vincenzo Iaccarino, sindaco del vicino Comune: “L’ipotesi avanzata da Tito avrebbe come uniche conseguenze quelle di spostare il problema dell’enorme afflusso di bagnanti da una stazione all’altra e di penalizzare gli utenti del trasporto pubblico. Se non si vuole cedere ai facinorosi bisogna prevedere maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine non solo nelle stazioni di arrivo, ma anche in quelle di partenza e sulle spiagge”.

Nel frattempo, mercoledì prossimo, alle 12 è in programma un faccia a faccia tra il sindaco Tito ed il prefetto di Napoli Gerarda Pantalone. Sul tavolo una serie di proposte: a cominciare dalla richiesta di intervento dell’esercito per finire con l’introduzione di un ticket di due euro che i bagnanti dovrebbero pagare al momento dell’accesso alle spiagge di Meta a titolo di contributo ecologico. Il 13 luglio, inoltre, il presidente dell’Eav De Gregorio sarà a Meta per valutare il potenziamento dei sistemi di sicurezza della stazione. “La mia provocazione ha colto nel segno – è il commento di Tito -. Ora c’è l’attenzione necessaria per far sì che il problema dei bagnanti molesti e della microcriminalità dilagante sia affrontato in modo concreto e consapevole”.

Nel frattempo proseguono le indagini sul grave episodio di violenza che domenica mattina ha insanguinato via Cristoforo Colombo, dove un 18enne e un 20enne sono stati accoltellati al termine di una rissa. I carabinieri della compagnia di Sorrento, diretti dal capitano Marco La Rovere, hanno acquisito i filmati delle telecamere di sorveglianza attive lungo le strade e le piazze principali di Meta. Incrociando le immagini con le testimonianze rese dai passanti nei minuti immediatamente successivi alla rissa, gli investigatori sono riusciti a dare un volto agli aggressori: si tratterebbe di giovanissimi, entrambi originari dell’hinterland napoletano, che per ora sono riusciti a far perdere le proprie tracce.

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