Porti turistici più green. La proposta de La Grande Onda agli Stati Generali del Turismo di Sorrento

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Un turismo in chiave ecosostenibile non può prescindere da acque di balneazione pulite. E per preservare la risorsa mare La Grande Onda ritiene indispensabile mettere in cantiere un sistema di recupero delle acque di sentina e dei reflui prodotti dalle barche. Questa la proposta dell’associazione ambientalista, rivolta al sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, contenuta in una nota nell’ambito degli Stati Generali del Turismo che sarà successivamente inviata anche agli altri sindaci.

“Tanto in questi ultimi anni è stato fatto per proteggere il mare dall’inquinamento – dichiara la presidente Laura Cuomo – basti pensare all’impianto di depurazione di Punta Gradelle che ha consentito alla penisola sorrentina di diventare “zona Bandiera Blu” (siamo certi che le marine di Sant’Agnello e Meta otterranno a breve questo meritato riconoscimento), ma tanto altro resta da fare.

Tra le criticità da risolvere resta sicuramente la trascuratezza di non aver dotato nessuno dei porti turistici della penisola di un sistema di recupero delle acque di sentina e dei reflui prodotti dalle barche ivi ospitate: la mancanza di questi servizi essenziali, che assicurano ai diportisti il trasferimento delle acque nere e grigie dai serbatoi delle loro barche alla terra ferma per un corretto smaltimento, autorizza – anzi impone – di scaricare a mare i reflui prodotti sulle imbarcazioni”.

Il problema è ovviamente amplificato dal numero sempre maggiore di imbarcazioni ospitate presso i porti della penisola e dalle numerose attività di charter che quotidianamente salpano da e per il golfo. La Grande Onda propone quindi di trovare una urgente soluzione a tale mancanza, organizzando un servizio pubblico di smaltimento delle casse acque nere/grigie e delle acque di sentina, con apposito registro di scarico.

Oltre agli scarichi, nella lettera si evidenzia anche l’alto tasso di inquinamento degli oli esausti che rappresentano un rifiuto pericoloso. Una soluzione potrebbe essere la previsione nei porti di una zona adibita alla raccolta e al ritiro di detti oli e delle batterie esauste che, invece, spesso vengono abbandonate sui fondali.

Infine l’ulteriore proposta di creare una “carta del diportista” contenente tutte quelle corrette norme comportamentali – anche in materia ambientale – che chiunque si appresti a mettersi alla guida di una imbarcazione, dovrebbe fare sue.

“Nella profonda convinzione che dopo il fermo imposto dalla pandemia la penisola sorrentina debba ripartire con proposte concorrenziali e puntare a divenire un “modello” di turismo sostenibile – conclude la Cuomo – proponiamo la creazione di un tavolo “blu” di confronto tra tutte le associazioni ambientaliste quale strumento partecipativo e di valutazione per l’impulso delle azioni tese a favorire le politiche legate alla risorsa mare”.

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