Operatori rubavano ferro dal centro di raccolta, a processo

ferro

MASSA LUBRENSE. Secondo l’accusa sarebbero colpevoli di aver rubato circa una tonnellata di ferro dal centro di raccolta sottraendo al Comune gli introiti, pari a qualche migliaio di euro, derivanti dalla vendita del materiale. Finiscono così a processo un dipendente di Terra delle Sirene, società che gestisce la raccolta differenziata a Massa Lubrense, un autista e il legale rappresentante della ditta incaricata del trasporto del metallo, mentre il Comune su costituisce parte civile per ottenere il risarcimento del danno materiale e d’immagine.

Una vicenda che risale all’estate del 2014, quando i vertici di Terra delle Sirene notarono la mancanza di una parte del ferro depositato nel centro di raccolta della frazione di Schiazzano. La vendita di quei materiali avrebbe consentito al Comune di incassare cifre alquanto consistenti. Per questo il direttore tecnico di Terra delle Sirene denunciò il presunto furto ai carabinieri della stazione di Massa Lubrense.

La Procura di Torre Annunziata aprì un’inchiesta ed i militari acquisirono i documenti relativi ai rifiuti raccolti dagli operatori della ditta o conferiti dai residenti direttamente presso il centro di raccolta. Emerge subito che qualcosa non quadra visto che i dati non corrispondono tra materiale raccolto e quello depositato per lo smaltimento. Vengono visionate anche le immagini del sistema di videosorveglianza dell’isola ecologica.

Filmati che chiariscono il mistero, almeno secondo la ricostruzione degli investigatori. Mostrerebbero, infatti, il dipendente di Terra delle Sirene e quello della ditta incaricata del trasporto del ferro mentre portano via dal centro tra gli otto e i dodici quintali di materiale. Sulla base di questo elemento che la Procura emette un decreto di citazione diretta a giudizio con l’accusa di furto aggravato.

Nei giorni scorsi la prima udienza del processo, con il pm che ha prodotto la denuncia presentata nel 2014 e i filmati delle telecamere, mentre il Comune si è costituito parte civile allo scopo di ottenere, in caso di condanna dei tre imputati, non solo il danno d’immagine, ma soprattutto il danno materiale legato alla mancata vendita del ferro rubato.

Il dipendente di Terra della Sirene e quello della ditta incaricata del trasporto del ferro, attualmente sono ancora in servizio, ma se il giudice dovesse ritenerli colpevoli, nei loro confronti potrebbe aprirsi la procedura di licenziamento.

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