Odissea Circum tra cancellazioni e ritardi, mentre i sindacati proclamano lo sciopero

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Monta la rabbia tra gli utenti della Circum dopo 10 giorni d’inferno per il trasporto ferroviario in provincia di Napoli. Anche ieri si sono registrate trenta corse cancellate e numerosi disagi per chi ha dovuto spostarsi con i treni dell’Eavi. Un calvario fatto di ritardi, nella migliore delle ipotesi, ma soprattutto di lunghe attese di convoglio che, spesso, sono colmi di passeggeri.

L’Eav da qualche giorno sta pubblicando sul profilo Facebook dell’azienda l’elenco delle corse che vengono soppresse e così fanno anche i vari gestori delle stazioni della provincia, con mezzi decisamente più rudimentali (cioè con foglietti scritti a mano e incollati ai vetri delle biglietterie): ma i problemi restano. Negli ultimi 8 giorni sono state cancellate 324 corse.

“Come cittadini e come viaggiatori ci sentiamo offesi, derisi, umiliati – afferma Enzo Ciniglio, portavoce del comitato del pendolari Circum -. Subiamo il rincaro delle tariffe al cospetto di un servizio ridotto, per nulla efficiente. Inoltre il più delle volte si viaggia al limite della sicurezza, su vagoni obsoleti, infrastrutture fatiscenti”. Peraltro, la protesta dei capitreno, che rifiutano lo straordinario perché contrari al nuovo sistema di controlleria messo a punto dall’Eav, continua ma ad essa si associa la cronica mancanza di materiale rotabile, che costringe l’azienda a sopprimere corse anche in presenza della disponibilità del personale.

“Non dipende solo dal nostro rifiuto dello straordinario, che peraltro è legittimo – dicono gli addetti -. Viviamo una situazione drammatica proprio come i pendolari, con treni vecchi che spesso siamo costretti a scartare per la sicurezza di chi viaggia. Pensare che sia tutta colpa nostra è un errore e non dimentichiamo che ogni mese abbiamo incertezze sugli stipendi e aspettiamo ancora l’una tantum del contratto collettivo e il premio di produttività”.

Nel frattempo, la vertenza coi sindacati ha già portato all’annuncio di uno sciopero: il 3 marzo gli iscritti a Cgil, Cisl, Uil e Ugl incroceranno le braccia per quattro ore. Una seconda astensione dal lavoro dovrebbe, invece, arrivare da Orsa e Cisal, con ogni probabilità il 14 marzo. Ma le trattative vanno avanti. Lunedì proprio la Cisal potrebbe tenere un’altra assemblea dei lavoratori, mentre potrebbero esserci ulteriori novità.

La vertenza in Circumvesuviana potrebbe presto finire in Consiglio regionale. Lo afferma Francesco Emilio Borrelli dei Verdi: “Chiederò che si tenga una seduta straordinaria e monotematica dedicata all’Eav, che gestisce Circumvesuviana e Cumana, e al trasporto in generale che è in condizioni incompatibili con un Paese civile. Nel corso del Consiglio potremo decidere insieme le strade da seguire per accertare definitivamente le responsabilità di questo sfascio”. La proposta di Borrelli è stata subito accolta da alcuni consiglieri di opposizione: la seduta, dunque, dovrebbe essere convocata in tempi brevi.

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