Nelle due costiere è boom di strutture extralberghiere

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SORRENTO. Bed & Breakfast, casa vacanze, agriturismo. Il 2016 sarà ricordato come l’anno del boom in penisola sorrentina e in costiera amalfitana. Ormai non c’è un fabbricato, una villa, un pianerottolo che non abbia qualche addentellato con la ricettività turistica. La richiesta dell’albergo extra lusso o della pensioncina economica ormai è solo un vago ricordo. I numeri ufficiali sono quanto mai lacunosi, la verità è che un vero e proprio censimento di queste attività non è stato fatto. Affianco alle attività che hanno presentato regolare istanza al Comune e ottenuto quindi le credenziali di accesso per versare mensilmente la tassa di soggiorno ce ne sono tantissime altre che non risultano registrate da nessuna parte o, almeno, non sono proprio state rilevate ufficialmente. Ma basta fare un giro sul web per imbattersi in una struttura non dichiarata.

E proprio questa ricerca sui siti internet di annunci fai da te che ci si rende conto di quanto la città sia diventata affollata. Cifre approssimative, molto approssimative, dicono che nella sola penisola sorrentina, da Vico Equense a Massa Lubrense, i letti disponibili in queste strutture sono oltre 20mila. Cioè hanno raggiunto e superato, in pochi anni, quelli disponibili nelle aziende alberghiere classiche. I posti letto negli alberghi, infatti, tra Vico Equense, Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Sorrento e Massa Lubrense sono 20mila. Questo significa, in buona sostanza, che il numero degli ospiti giornalieri nei mesi di alta stagione (quest’anno il tutto esaurito è stato una costante) sono più di 40mila.

Un numero impressionante di persone che, certamente porta ricchezza, ma che pesa anche in maniera significativa sui servizi per nulla adeguati a ricevere una così grande mole di persone. La punta dell’iceberg, naturalmente, è il traffico. Gli ospiti che arrivano nei servizi extra-alberghieri viaggiano quasi sempre in aereo o in treno. Cioè arrivano a Capodichino o alla stazione centrale. La stragrande maggioranza di questi ospiti raggiunge la penisola sorrentina con auto prese a noleggio. E chi si serve di mezzi pubblici come la Circumvesuviana o gli aliscafi per raggiungere Sorrento, l’auto o lo scooter li noleggia direttamente in zona.

“È un fenomeno rilevantissimo – spiega il decano degli agenti di viaggio, Paolo Durante – che sfugge a qualsiasi tipo di regolamentazione. Il fatto che Sorrento e le altre località sono in una posizione baricentrica rispetto all’area archeologica di Pompei, alla costiera amalfitana, al Vesuvio, spinge questi ospiti a dotarsi di un mezzo di trasporto autonomo”. Su questo fronte, naturalmente, incide la precarietà dei servizi di trasporto pubblico: quelli urbani sono assolutamente insufficienti; quelli extraurbani spesso e volentieri non sono confortevoli come la Circumvesuviana nelle ore di punta.

Il feedback finale dei viaggiatori è sempre lo stesso, un ritornello che parla di mancanza di aria condizionata, treni non puntuali e tabelloni elettronici rotti. L’unica alternativa è prenotare il treno – il Campania Express dedicato ai turisti – ma i costi poi raddoppiano. “Il fenomeno dell’auto a noleggio – aggiunge Durante – è esploso proprio con i b&b e le case vacanze: gli ospiti ancora prima di arrivare si documentano sui trasporti pubblici e finiscono per scegliere di spostarsi autonomamente”. Il risultato di tutto questo è un notevole rallentamento del traffico sulla Statale 145 Sorrentina e anche sulla 163 Amalfitana anche se, su questo versante, il fenomeno dell’ospitalità extra-alberghiera è di dimensioni sicuramente più ridotte.

Auto, motorini, biciclette elettriche: sulle strade della penisola sorrentina quest’anno il volume di veicoli in movimento è impressionante. “Il traffico è aumentato proprio per questo specifico settore ricettivo- conclude Durante -. Mentre per gli alberghi la gran parte degli ospiti arriva e riparte con viaggi organizzati, bus, mini bus, o auto con conducente, i clienti delle attività collaterali si muovono quasi esclusivamente autonomamente, due, tre, al massimo quattro persone. E a questi incrementi di traffico non è corrisposto nessun adeguamento strutturale, parlo di strade, parcheggi, segnalazioni per gli attraversamenti pedonali. Ci sono operatori turistici stranieri che continuano a segnalarci questi problemi ma, purtroppo, non si riescono ad individuare soluzioni giuste e soprattutto in tempi rapidi”. Insomma una Sorrento diventata troppo piccola per la mole di turisti che accoglie durante tutto l’anno.

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