Morgan De Sanctis prima di Roma – Napoli: “Il mio ricordo più bello in azzurro è la notte del 20 maggio 2012”

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“Quattro anni non si cancellano”. Parla con gli occhi lucidi “il pirata” quando gli vengono fatte domande sulla sua esperienza a Napoli: “Li ho vissuti, quegli anni. Se siamo arrivati al secondo posto e non più su, non è stato per demerito nostro, ma per i grandissimi meriti della Juve, che è anche quest’anno la favorita perché ha Conte in panchina per la terza consecutiva stagione”.

Ritrovare il Napoli che effetto fa?
”Sono concentrato sull’aspetto tecnico e tattico. È una partita delicata perché il Napoli ha un micidiale potenziale offensivo. Li conosco tutti perché sono stato loro compagno, escluso Higuain, ma lui non deve essere scoperto, avendo giocato nel Real Madrid”.

Quattro anni in azzurro, lei era così legato alla squadra da scrivere “Forza Napoli” in calce ad ogni autografo ed era il primo a cantare ’O surdato ’nnamurato nelle feste sociali.
”Ho partecipato ad un progetto ambizioso, sono stati toccati i punti più alti. È mancato lo scudetto: peccato, non siamo riusciti a coronare questo sogno. Ma dobbiamo essere soddisfatti, noi e Mazzarri, per quanto siamo riusciti a fare in quattro anni, spingendoci oltre le potenzialità del gruppo. Le soddisfazioni sono state enormi: in due stagioni su quattro siamo andati vicini al primo posto”.

Qual è il ricordo più bello di questi anni?
”La finale di Coppa Italia, vinta il 20 maggio 2012 proprio qui, all’Olimpico, battendo la Juventus che aveva appena vinto lo scudetto, l’acerrima nemica. Bel ricordo, anzi bellissimo, perché anch’io quella notte feci qualcosa…”.

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