Microfono Aperto del 19 maggio 2015

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La campagna elettorale entra nel vivo e cominciano anche i comizi di piazza. SorrentoPress continua a tenere l’agenda degli appuntamenti elettorali con la rubrica Microfono Aperto.

Giuseppe Stinga: “La lettera dei parroci interroga la coscienza di noi tutti”

SORRENTO. “In queste ore, ho riflettuto, a lungo, sui contenuti, coraggiosi, espliciti e totalmente condivisibili, della lettera aperta, rivolta dal Consiglio dell’Unità Pastorale delle parrocchie di Sorrento, alla nostra comunità e ai candidati sindaci e consiglieri comunali di Sorrento. Da questo documento, prezioso per tutti, cristiani e non cristiani, traspare, in maniera evidente, la profonda preoccupazione dei nostri pastori che la campagna elettorale amministrativa in corso, invece di svolgersi, democraticamente, su un corretto terreno di confronto delle idee, sui programmi dei candidati sindaci e sui progetti, anche alternativi, tra le parti, per garantire alla nostra città e a tutti i sorrentini, uno stabile futuro di progresso civile, sociale ed economico, possa avvitarsi in una lotta fratricida, che laceri le famiglie, rischiando, con il sopruso, le minacce e i ricatti, di seminare soltanto odio e divisioni, molto difficili da recuperare, poi, chiunque ne esca vincitore. Essendo stata, questa, la mia stessa preoccupazione, anche se non la sola, alla base della rinunzia a candidarmi, avverto il dovere, uscendo dal cono d’ombra di un pavido silenzio, da cittadino e da imprenditore, con la responsabilità del lavoro e del reddito di molte famiglie sorrentine, di associare, il mio modestissimo appello a quello, ben più autorevole, dei nostri parroci, condividendo, in pieno, non solo gli obiettivi indicati nel documento (1- Il lavoro; 2- L’emergenza abitativa; 3- L’emergenza educativa e culturale; 4- L’accoglienza dei più deboli; 5- Il contrasto al gioco d’azzardo e alla ludopatia), ma, principalmente, la concezione della politica, come servizio alla collettività e al bene comune, non asservita agli interessi personali, di famiglia, di lobby affaristiche o di gruppi di potere. Continuerò a sostenere questa visione trasparente della vita pubblica, anche al di fuori del Consiglio comunale, nella speranza che, in queste ultime due settimane, possa essere ripristinato un clima di civiltà democratica, di tolleranza, di rispetto e di leale confronto. Da cristiano, infine, desidero ringraziare i nostri pastori per questo alto contributo, ancorché inusuale, dettato dalla gravità della situazione, che interroga la coscienza e le responsabilità di noi tutti”.

In piazza Tasso i comizi di Fiorentino e Lotito

SORRENTO. Due comizi in programma, nel giro di ventiquattr’ore in Piazza Tasso: Giovedì 21 maggio, alle ore 20, parlerà Marco Fiorentino. Venerdì 22 maggio, alle ore 20.30, sarà il turno del Movimento 5 Stelle con il candidato sindaco Rosario Lotito e due figure di primo piano dei grillini: Luigi Di Maio, vice presidente della Camera dei Deputati e Valeria Ciarambino candidata presidente della Regione Campania. Con loro altri due parlamentari, Michela Motevecchi e Sergio Puglia.

Gennaro Cinque: “Sono il candidato giusto per rappresentare la penisola sorrentina in Regione

Oggi con Gennaro Cinque, candidato alla Regione Campania con Forza Italia, siamo andati in un posto incantevole. Si tratta di Villa Giusso Astapiana, un’antica dimora situata nella frazione di Arola. Da qui si domina l’intera penisola sorrentina. La sensazione che si prova, è che i Comuni della costiera siano uniti da un filo che li lega tutti.

Perché allora non ragionare su una municipalità unica?
“La penisola sorrentina, da Vico Equense a Massa Lubrense, conta oggi circa 80mila abitanti. La creazione di un Comune unico, comporterebbe di sicuro dei vantaggi economici. Unendo forze e capacità, in un solo Comune, potremmo ambire a finanziamenti europei con cui far fronte ai problemi con un respiro più ampio. Con molto rammarico devo, però, costatare che anche la penisola sorrentina è stata contagiata da un esasperato campanilismo. L’idea di un unico ente che ragioni per il territorio sotto il profilo delle opere pubbliche, della viabilità e dell’ambiente, comporterebbe anche dei notevoli risparmi, perché le risorse economiche sarebbero gestite in maniera più oculata e omogenea e gli sprechi diminuirebbero tantissimo”.

È pensabile che singoli Comuni riescano da soli a sopperire a queste mancanze e a cambiare la rotta?
“Mi auguro di sì, è nell’interesse di tutti. Ricordo che, su alcuni temi, già si è ragionato in maniera unitaria. Quando si è trattato di costruire il depuratore consortile della penisola sorrentina, si è pensato di portare tutti gli scarichi della costiera nel nostro territorio, spendendo milioni di euro per il collettore e per la dismissione del depuratore di Sorrento. Oppure l’ospedale unico da realizzare a Sant’Agnello, che va nell’ottica del risparmio dell’efficienza e dell’efficacia. L’orizzonte comune è un Comune unico. Bisogna aprirsi, non chiudersi”.

Quali potrebbero essere i vantaggi?
“I trasporti, le vie di collegamento, scelte uniche per tutto il territorio, faccio un semplice esempio: i rifiuti, un unico bando di gara per l’intero comprensorio che va da Vico Equense a Massa Lubrense. Avremo poi un solo sindaco, una sola Giunta, un solo comandante dei vigili, un solo dirigente dell’ufficio tecnico, pochi consiglieri comunali, un’evidente riduzione della spesa”.

Secondo la sua esperienza di amministratore, pensa che la popolazione della penisola sorrentina sia matura per questo importante passo?
“Sicuramente lo è. Un Comune Unico sarebbe certamente la miglior risposta nella direzione dei vantaggi”.

Anche convergere su un candidato unico della penisola sorrentina alle prossime elezioni regionali. Non crede?
“La costiera deve eleggere un rappresentante all’interno del nuovo Consiglio regionale. Perché togliere a questa terra la possibilità di essere rappresentata nell’assise della Regione?”.

È lei il candidato giusto?
“Si può apprezzare o no la mia persona, ma sicuramente dopo venti anni di amministrazione pubblica ho l’esperienza adatta per ricoprire il ruolo di consigliere regionale. Conosco il territorio e le sue problematiche. L’interesse superiore della costiera deve andare al di là delle legittime forme di prudenza e deve farci considerare le prossime elezioni come una opportunità non delegabile più ad altri”.

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