Microalga tossica, intervento della Guardia Costiera

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VICO EQUENSE. Nei giorni scorsi si è registrato il problema relativo all’Ostreopsis ovata, la microalga tossica apparsa nelle acque antistanti il porto di Seiano. Per evitare rischi per la salute delle persone il sindaco di Vico Equense, Andrea Buonocore, ha emanato un’ordinanza che imponeva di evitare la zona in caso di particolari situazioni ambientali (vento forte e mareggiate). Provvedimento revocato, poi, ieri mattina. Nel frattempo si sono registrate le più disparate prese di posizione in merito all’accaduto e qualcuno ha tirato in ballo anche la Capitaneria di Porto.

Noi di Sorrentopress non abbiamo riportato le dichiarazioni in questione, però pubblichiamo ugualmente la precisazione del comandante della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia, Guglielmo Cassone, che può essere utile per i bagnanti per fugare dubbi anche in merito alla pericolosità di ciò che si vede galleggiare sul mare.

“In merito ad alcune dichiarazioni apparse su quotidiani locali e siti di informazione on line afferenti la presenza di un’alga tossica Oostreopsis ovata) nelle quali nella polemica che ne è scaturita è stata coinvolta anche la Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, al fine di un’esatta ricostruzione della vicenda, si precisa quanto segue:
Tempo addietro, a metà del mese scorso, dopo una violenta mareggiata, ebbe a formarsi lungo il litorale che va da Pozzano di Castellammare di Stabia fin quasi a Massa Lubrense, una fioritura algale sotto forma di una schiuma di colore giallastro. A suo tempo il sottoscritto, a fronte di dichiarazioni stampa (non suffragate da supporti scientifici) ma che comunque parlavano di “bomba ecologica” e di “mare ricoperto di schiuma e liquami di ogni genere” e che vedevano coinvolta l’istituzione che ha l’onore di comandare, interessò l’Arpa Campania per un’analisi speditiva delle acque interessate da tale fenomeno.

All’esito delle analisi si scoprì che tale schiuma non altro era che semplicissimo “muco”, zuccheri e lipidi prodotti da microalghe, molto frequente quando c’è il maltempo e correnti in mare, non bella da vedere ma non dannosa per la salute umana. In seguito a tali inconfutabili accertamenti, lo scrivente ebbe a stigmatizzare dichiarazioni empiriche che creavano inutili allarmismi a stagione balneare inoltrata.

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In questi giorni il sindaco di Vico Equense con ordinanza n. 236 del 5/8/2016, testé revocata in data 7/8/2016, in seguito a campionamenti effettuati giorni addietro nello specchio acqueo di Punta Scutolo sempre dall’Arpac, ha messo in guardia i bagnanti della località Seiano di Vico Equense, circa la presenza di un’alga potenzialmente dannosa per la salute umana e per l’ecosistema marino chiamata “Ostreopsis ovata”, dettando alcune prescrizioni in merito.

In seguito a ciò, si sono lette alcune affermazioni che hanno accomunato i due fenomeni e che, in buona sostanza, sono state effettuate con l’intento di confermare che l’allarme lanciato a suo tempo per la schiuma (muco) era fondato (nella foto in alto l’Ostreopsis ovata ed in quella al lato le chiazze di schiuma, ndr).

Trattasi in realtà di due fenomeni distinti e separati, in quanto per quanto riguarda la schiuma, si tratta di una sorta di mucillagine (mucillagine allo stadio finale di formazione di strato gelatinoso superficiale) che viene prodotta in maggiori quantità in questo periodo dell’anno, con il surriscaldamento delle acque. Essa è caratterizzata da sostanze derivate dalla degenerazione/degradazione di particolari tipi di alghe, sostanze lipidiche principalmente, che con le correnti si accumulano in lunghe strisce parallele alla costa e che poi con le mareggiate si riversano sulla costa stessa. Tale fenomeno come confermato dagli esiti analitici dell’Arpac non è di natura tossica.

Chi scrive è pienamente consapevole che la situazione ambientale del Golfo di Napoli presenta delle criticità: e proprio per questo la Capitaneria di Porto di Castellammare ed i suoi uffici marittimi dipendenti, sia su iniziativa sia su delega della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, svolge la sua istituzionale quotidiana opera di prevenzione e repressione di ogni illecito che possa offendere tale bistrattato ecosistema marino. Ne sono prova le recenti indagini effettuate dal Laboratorio Ambientale Mobile del Comando Generale della Guardia Costiera, l’attività di indagine sul completamento del depuratore di Punta Gradelle e l’attività di sensibilizzazione svolta verso tutti gli utenti del mare”.

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