Lavori di Marina Lobra, la ditta chiede 5milioni al Comune

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MASSA LUBRENSE. Toccherà ai giudici stabilire se il Comune dovrà versare i circa 5milioni di euro richiesti dalla Marina della Lobra srl, la società che avrebbe dovuto ristrutturare il porto, come risarcimento dei danni per la mancata esecuzione degli interventi. Nei giorni scorsi è stata depositata la citazione. Si tratta di un’azione di risoluzione per inadempimento con la quale l’azienda chiede lo scioglimento del contratto per il project financing sottoscritto nel 2010 con la vecchia amministrazione comunale. In base a quell’accordo la Marina della Lobra srl avrebbe dovuto ristrutturare l’area portuale e riqualificare il litorale della Chiaia per poi ottenere la concessione per i successivi quarant’anni, al netto dei due anni e otto mesi necessari per concludere i lavori.

Il costo dell’intervento sarebbe stato di 14 milioni e 736mila euro, necessari per realizzare un bacino acqueo protetto da moli e corredato da banchine, locali commerciali, depositi, torre di controllo del traffico, distributore di carburante, aree per il rimessaggio delle barche, bar, ristorante, biglietteria e parcheggio interrato. In più, la società concessionaria avrebbe dovuto curare il recupero e la messa in sicurezza delle cosiddette “capannelle” della Chiaia, le strutture in cemento armato che oggi versano in una condizione di abbandono e che, in base al progetto, avrebbero dovuto ospitare servizi per la balneazione.

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Il progetto di Marina Lobra poi bocciato

Poi l’anno scorso c’è stato il cambio di amministrazione, con il Comune che, secondo i responsabili della società, avrebbe ostacolato la realizzazione del progetto non avviando le procedure indispensabili per il più rapido inizio dei lavori. Situazione che ha portato alla richiesta di risarcimento legata anche agli investimenti sostenuti dalla Marina della Lobra srl nel corso degli anni come la fidejussione del 10 per cento del valore del progetto, il pagamento delle guardie giurate chiamate a presidiare le aree in concessione ed il canone demaniale.

Insieme alla domanda di risoluzione contrattuale, quindi, è stata presentata anche la richiesta di un maxi-risarcimento di 4 milioni e 907mila euro, al quale potrebbero poi aggiungersi le spese processuali e l’indennizzo per i danni non patrimoniali e da perdita di chance.

Il Comune, però, non ci sta. “Se inadempimento contrattuale c’è stato – ha spiegato il sindaco Lorenzo Balducelli – la colpa è solo della Marina della Lobra srl. Il mancato avvio dei lavori è dipeso esclusivamente dalla inidoneità del progetto, predisposto dalla società, che non ha superato il vaglio di tutti gli enti coinvolti nel procedimento. Il Comune non ha mai disatteso i propri obblighi”.

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