SORRENTO. “Per la prima volta il Museo Correale ospita un’installazione del presepe”. Così il presidente Gaetano Mauro all’inaugurazione dell’opera completamente realizzata con riproposizioni di pastori del ‘700 dagli artigiani sorrentini Antonino e Valentino Paturzo.
Centoventi soggetti più gli animali danno vita a questa natività di circa 10 metri quadrati posizionata al piano terra del museo di Sorrento, nella zona archeologica, accanto alla sala dedicata ai restauri a porte aperte. Al taglio del nastro anche il direttore del museo Filippo Merola, oltre all’assessore Massimo Coppola: “Questa è la mia prima inaugurazione da assessore all’Artigianato – dichiara – ne seguiranno altre a Sorrento nei giorni a venire. Sono felice che il Museo Correale, che sta crescendo di prestigio e visibilità, accolga anche un’opera di due artigiani locali”. E poi la promessa strappata per il prossimo anno e ribadita dal direttore Filippo Merola, di riproporre nuovamente il presepe al museo, dandogli questa volta uno spazio ancora maggiore.
Il presepe è visitabile gratuitamente nei giorni e orari di apertura del Museo Correale fino al prossimo 6 gennaio.
Intanto il Museo Correale si arricchisce di nuovi tesori. È stata, infatti, completata l’acquisizione delle Porcellane di Herend donate da Stelio e Marinetta Di Bello. “Negli intrecci tra arte e vita mi ha sempre guidato una massima del poeta latino Marziale: “Tu possiedi veramente ciò che doni”. Affido a Sorrento, dove ho ricordi indelebili, la testimonianza di un amore grande”. Così il professore Di Bello commenta la donazione a favore del Museo Correale. A relazionare sull’importanza e la fattura degli oggetti donati il direttore Filippo Merola, che ha curato personalmente tutte le fasi della donazione, dalla ricerca scientifica alla stesura del catalogo.
I manufatti di pregio, selezionati accuratamente dal donatore durante tutta la sua vita, entrano così ufficialmente a far parte delle collezioni permanenti del museo sorrentino, portando in dote una storia d’amore d’altri tempi che ha emozionato e commosso i partecipanti all’evento. “Galeotta” una zuccheriera, come ha sottolineato lo stesso Di Bello:
“Quando da adolescente iniziai ad amare la mia fidanzatina, Marinetta, poi diventata moglie e compagna di una vita felice, e al cui nome lego questa donazione, cominciai a sognare una casa con lei, circondati da oggetti espressivi di bellezza – racconta il prof. Di Bello – Nel 1948 rimasi affascinato dalla purezza delle forme e delle decorazioni di una piccola zuccheriera che faceva parte della collezione Rothshild delle Porcellane di Herend. La comprai come simbolo augurale di un amore che potesse durare, come è durato, per tutta la vita, arricchendo poi la raccolta nel tempo. A Sorrento io e la mia Marinetta venimmo il giorno delle nozze e qui tornammo spesso. Qui, in questa sorridente cittadina dove ho molti cari ricordi di una vita serena e indimenticabile, ora affido la mia collezione”.
La collezione di porcellane di Herend, posizionate al terzo piano in una teca che ne valorizza i colori e i dipinti a mano, arricchisce la sezione dedicata alle porcellane ed è visitabile insieme alle altre ricchezze del Museo Correale. “In pochi mesi abbiamo ricevuto due importanti donazioni, la terza solo in quest’anno – commenta il presidente Gaetano Mauro – e con immensa gratitudine abbiamo avuto l’onore di toccare con mano il grande cuore dei donatori e il loro legame speciale con la città di Sorrento e con il Museo Correale”.