In costiera sorrentina riti della Settimana Santa in maniera virtuale

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“Miserere mei, Deus, secundum magnam misericordiam tuam. Et secundum multitudinem miserationum tuarum, dele inquitatem meam”. (“Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia. Nella tua grande bontà cancella il mio peccato”). Le prime due strofe del Salmo 50 di Davide che hanno sempre accompagnato le processioni di Sorrento e dintorni, quest’anno echeggeranno solo virtualmente.

Foto di Carmine Galano

Foto di Carmine Galano

I simboli delle rappresentazioni erano stati appena rimossi dagli antichi armadi delle arciconfraternite, le prove dei cantori erano appena iniziate. Poi, l’emergenza Covid-19 ha spazzato via tutto e ha fermato anche i riti della Settimana Santa. Una tradizione che non era stata interrotta neppure da guerre e carestie. Per ritrovare una sospensione dell’evento nella storia della Arciconfraternita della Morte, che organizza la processione nera di Sorrento, bisogna rispolverare una pagina ingiallita del 1876, quando fu il prefetto a negare l’autorizzazione per motivi di ordine pubblico. Lo stop durò solo un anno.

C’è un’atmosfera di mestizia, ma non di rassegnazione, di fronte alla sospensione dei riti pasquali che richiamano turisti e ospiti provenienti dall’Italia e dall’estero. Almeno ventimila ogni anno. Basti pensare che tra Giovedì e Venerdì Santo, da Vico Equense a Massa Lubrense, si muovono ben diciotto processioni. Oggi, invece, la Costiera conta alberghi vuoti, ristoranti chiusi, strade e piazze deserte, un colpo durissimo per una delle culle mondiali del turismo.

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Il mare di notte che bagna il borgo dei pescatori di Marina Grande, lunedì sera ha anticipato il rito delle processioni virtuali del Venerdì Santo. Sui social appare una candela accesa, in sottofondo i canti registrati, e intorno uno scenario irreale. Il silenzio che ha sempre caratterizzato il passo lento dei partecipanti, attenuato dai suoni di passione e dalle note del Salmo 50 di Davide, quest’anno resterà un miraggio.

Immagini e canti ci saranno ma solo sul web. “Per attenuare la tristezza – dice Michele Gargiulo, priore dell’Arciconfraternita Morte e Orazione di Piano di Sorrento – abbiamo invitato tutti, partecipanti e non, a indossare l’abito tradizionale della processione della Madonna Addolorata e quella del Cristo Morto. In più abbiamo invitato tutti a costruirsi i propri simboli della passione di Cristo che tradizionalmente portiamo in processione”.

L’emergenza coronavirus non ha cancellato solo la processione del Venerdì Santo della Congregazione dei Servi di Maria di Sorrento ma anche le funzioni di preparazione alla Pasqua. “Per noi confratelli – spiega il priore Diodato Morvillo – che abbiamo l’onore di organizzare la processione nera degli incappucciati del Venerdì Santo, assume una rilevanza ancora maggiore l’attesa della Passione, l’amore, la fede che riponiamo in questo evento”.

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Sulla prospettiva di una cancellazione forzata della processione nera, tuttavia, l’Arciconfraternita dei Servi di Maria si era già preparata fin dal 6 marzo scorso. “Siamo stati privati della quotidianità del periodo più bello, vissuto con spirito di fratellanza”, aggiunge Morvillo. Peraltro, questo momento è stato ulteriormente intristito dalla morte di Pasquale Ferraiuolo, per anni vera anima dell’arciconfraternita.

“Venerdì, alle 20:30, l’ora consueta dell’uscita della processione – aggiunge il priore – tutti i confratelli e quanti vorranno unirsi a noi si ritroveranno nelle loro case per ripercorrere le stesse emozioni degli anni scorsi attraverso un filmato che verrà trasmesso dai social con le note del miserere”.

Anche all’Arciconfraternita di Santa Monica che organizza la processione bianca, tradizionalmente in uscita alle tre della notte del venerdì, si vive una attesa irreale. “Ho partecipato alla processione degli incappucciati bianchi ininterrottamente dal 1949 – sottolinea Salvatore Russo, priore dell’Arciconfraternita di Santa Monica -. È difficile manifestare i sentimenti che provo quest’anno. Cerchiamo di superare questo disagio guardando all’alba del Venerdì Santo del 2021. Giovedì sera ci incammineremo con la processione virtuale dalle nostre case, pregando la Madonna affinché interceda verso il Figlio per liberare l’umanità intera da questo terribile contagio”.

di Antonino Siniscalchi da Il Mattino

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