Il Wwf contro la costruzione degli alloggi della Ceps a l’Atigliana

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SORRENTO. Tra pochi giorni dovrebbero prendere il via i lavori per l’edificazione di tre palazzine per 48 alloggi nella zone de l’Atigliana, a Sorrento. Si tratta delle abitazioni previste dal progetto della Cooperativa edilizia penisola sorrentina nata nel lontano 1992 e formata da impiegati, operai e pensionati. Poco prima dell’avvio delle opere, però, scende in campo il Wwf, secondo il quale la normativa urbanistica non consentirebbe quel tipo di intervento che porterebbe anche alla distruzione di un vasto giardino.

Lo scorso mese di novembre la Ceps, dopo anni di attesa, ha ottenuto il permesso di costruire da parte di Carlo De Paolis, il commissario ad acta nominato dalla Regione per sopperire all’inerzia del Comune di Sorrento. Subito si è attivata la macchina per iniziare i lavori, anche perchè a fine aprile scade il parere favorevole con cui la Soprintendenza ha autorizzato il progetto. Se la scadenza dovesse arrivare senza che il cantiere sia stato aperto i tempi per la realizzazione degli alloggi si allungherebbero di molto.

Ora, però, a preoccupare i vertici della Ceps è il Wwf Terre del Tirreno. Infatti il presidente del sodalizio, Claudio d’Esposito, fa sapere che secondo lui “l’intervento sarebbe diverso rispetto a quello consentito da Put e Puc in quella zona” e che “la costruzione degli alloggi porterebbe alla distruzione di 11mila metri quadrati di verde”, acquistati dalla cooperativa 26 anni fa per un miliardo e 900 milioni, ed “all’ennesimo caso di cementificazione del suolo” in penisola sorrentina.

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