Gare tra diportisti e navigazione sotto costa, pugno duro della Capitaneria nel golfo di Napoli

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Le sfide in mare, un modo per mettere a repentaglio la propria vita e quella degli altri. Scene di ordinaria follia nel golfo di Napoli con rotte trasformate in vere e proprie piste per affermare la propria supremazia. Quella adrenalina che sale quando si tratta di mettere in scia la barca dell’amico, o solo di un altro diportista, spesso annebbia le menti e le manovre diventano oltremodo pericolose. Se poi al timone ci sono persone senza scrupoli, come sembra essere accaduto l’altra sera a Bacoli, o anche semplicemente inesperte, la bravata si trasforma in tragedia.

L’ammiraglio Pietro Vella, direttore marittimo della Campania, ha raccomandato ai suoi uomini massima severità proprio contro chi viola le norme sulla sicurezza della navigazione. “Ogni venerdì – spiega – riunisco i capi operativi delle sezioni di tutte le Capitaneria di Porto per preparare i piani di controllo per il fine settimana. Stiamo avendo risultati ottimi proprio perché abbiamo impostato un lavoro in sinergia che ci consente di avere interventi mirati nel più breve tempo possibile. Il numero delle imbarcazioni che incrociano lungo la costa campana è in continuo aumento e proprio per questo ho chiesto la massima intransigenza ai miei uomini”.

Dalla prevenzione alla repressione. L’ammiraglio Vella fa una netta distinzione tra chi gode il mare e chi con i propri comportamenti mette a rischio la sicurezza: “A volte – sottolinea – basta un attimo di distrazione, quando si naviga in velocità, per mettere a repentaglio la propria vita e quella degli altri”. Figurarsi poi quando lo si fa di notte, come nel caso della collisione avvenuta al largo di Baia. “C’è poi chi naviga – sottolinea Vella – senza rispettare i limiti dalla costa: una violazione gravissima perché genera pericoli nelle aree destinate alla balneazione. E anche su questo fronte la Guardia Costiera monitorizza ogni giorno la situazione sia con i mezzi navali sia dalle postazioni di terra”.

Questo tipo di infrazione è aumentato in maniera considerevole negli ultimi anni con il boom del noleggio turistico delle imbarcazioni. La voglia di mostrare da vicino ai turisti i tratti più belli della costa spesso provoca allarme tra i bagnanti e repentini allontanamenti dalle spiagge di bambini che rischiano di essere travolti dalle onde. L’ordinanza emessa dall’ammiraglio Vella sulla sicurezza della navigazione lungo la costa campana ribadisce che si deve navigare almeno a duecento metri di distanza dagli arenili e a cento metri di distanza dai tratti rocciosi.

“Queste attività sono molto aumentate – sottolinea l’ammiraglio Vella – ed è uno dei fronti in cui i miei uomini sono molto impegnati. Nella sola giornata di domenica, per esempio, la Capitaneria di Porto di Castellammare ha elevato sette verbali a carico di imbarcazioni che non rispettavano le distanze di sicurezza dalla costa”.

Il comandante Luigi Cuciniello, capo della sezione operativa della Capitaneria di Porto di Napoli, insieme ai capi dei vari compartimenti, organizza il sistema dei controlli lungo i 500 chilometri della costa campana. In mare ci sono 24 motovedette e 24 battelli veloci a cui si sommano tutte le postazioni fisse che operano nei porti e sulle spiagge. Sorvegliato speciale, naturalmente, è il golfo di Napoli che per quanto riguarda il movimento (si arriva anche a 110mila passeggeri in un solo weekend) è secondo solo alla rada di Hong Kong.

Sulle rotte da e per le isole incrociano aliscafi, catamarani, monocarena, traghetti, imbarcazioni da noleggio e migliaia di mezzi da diporto. “E proprio sul diporto e sul noleggio – spiega il comandante Cuciniello – stiamo focalizzando la nostra attenzione. I controlli sono a 360 gradi e riguardano sia le violazioni al Codice della Navigazione, sia il regolare svolgimento dell’attività. Tutti i comandanti dei compartimenti hanno avuto dalla direzione marittima precise disposizioni in tal senso e le risposte stanno arrivando. Il rispetto delle aree marine protette, ad esempio, è un obiettivo preciso della nostra attività come il rispetto dei limiti per la navigazione lungo la costa”.

Non ci può essere una motovedetta dietro ogni angolo e per questo la Capitaneria di Porto svolge anche una precisa attività divulgativa. “Ma è evidente – sottolinea Cuciniello – che in questo periodo dell’anno la prevenzione deve lasciare il posto alla repressione. Spesso – aggiunge – la navigazione tra imbarcazioni vicine diventa una sfida con pericolosissimi tagli di rotte e mancato rispetto delle norme che regolano gli abbordi in mare. Su questo fronte la direzione marittima ha messo a punto una specifica azione e con precisi obiettivi. Dall’inizio di estate sicura 2019 (10 giugno) sul diporto ci sono stati 3879 controlli e sono stati emessi 889 verbali amministrativi di cui 339 per violazione al Codice della Navigazione. Inoltre – aggiunge Cuciniello – abbiamo soccorso 68 unità da diporto, per un totale di ben 196 passeggeri, di cui 41 per avaria al motore”.

di Antonino Pane da Il Mattino

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