Il decreto Draghi ha previsto il ritorno alle lezioni in presenza dal 7 al 30 aprile. La Campania, però, è ancora in zona rossa, quindi il rientro in classe è solo per i piccoli dei servizi educativi e della scuola dell’infanzia, gli alunni della primaria e gli studenti del primo anno della secondaria di primo grado. Per seconda e terza media, e tutte le classi delle superiori, si continuerà invece con la Dad.
Ci sono, però, dubbi che la campanella possa suonare nuovamente nelle date previste. Si ipotizza, infatti, l’arrivo di un’ordinanza regionale che posticipi il rientro a scuola. Nelle disposizioni decise dal governo si precisa che la ripresa delle lezioni in presenza “non può essere derogata da provvedimenti dei presidenti delle Regioni e dei sindaci”, ma stabilisce che essi possono farlo “solo in casi di eccezionale e straordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus o di sue varianti nella popolazione scolastica”.
Da Palazzo Santa Lucia per ora tutto tace, ma c’è tempo fino a martedì per valutare eventuali sospensioni in funzione dei contagi. De Luca potrebbe decidere per un ulteriore rinvio forte anche delle ultime sentenze del Tar che hanno rigettato i ricorsi contro i suoi provvedimenti. Intanto i sindaco fanno le loro valutazioni in base alla curva epidemica. Qualcuno nella Regione ha già disposto il rinvio.