Da Dubai alla scoperta della cucina mediterranea

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Otto cuochi e cinque giornalisti impegnati in un tour in camper attraverso l’Italia alla scoperta di prodotti tipici e specialità gastronomiche. La partenza è avvenuta a fine giugno con la visita al ristorante da Vittorio a Brusaporto, in provincia da Bergamo. Il traguardo, invece, è stato tagliato la scorsa settimana a Licata alla Madia con Pino Cuttaia che ha salutato la delegazione di ospiti stranieri.

Ovviamente non poteva mancare una sosta prolungata in Campania dove il programma di “Road to Dubai: the Italian Tasty way”, questo il nome dell’iniziativa, ha fatto una vera e propria full immersion sulla cucina regionale e la conoscenza degli artigiani che hanno reso famoso nel mondo quest’angolo di Sud.

lo-stuzzichino-2L’attenzione verso la gastronomia di Napoli e dintorni è stata voluta proprio da Francesco Guarracino, chef del Bice Mare di Dubai e che ha organizzato il tour nell’ambito della settima edizione dell’Italian Cuisine World Summit. “Abbiamo previsto la visita direttamente nei luoghi dove si producono le specialità che il mondo ci invidia. Si tratta di un itinerario che di solito sfugge anche ai turisti più attenti agli aspetti gastronomici e salutisti della vacanza e che abbiamo voluto porre al centro del soggiorno degli ospiti stranieri”, spiega Mimmo de Gregorio dello Stuzzichino di Sant’Agata sui due Golfi, che, con la sua famiglia ha accolto ed accompagnato gli ospiti in un inedito giro gastronomico in penisola sorrentina. Riflettori accesi quindi sul Provolone del Monaco, il formaggio a pasta filata tipico dei Monti Lattari e che da qualche anno è arrivato sulle tavole dei ristoranti più importanti, dagli Stati Uniti al Giappone.

In questo caso la visita ad un caseificio dell’azienda il Turuziello, nella frazione di Schiazzano, ha consentito di assistere a tutte le fasi di lavorazione, dalla cagliata del latte fino alla filatura e formatura del provolone. Il mondo dell’olio extravergine di oliva è stato approfondito alle Torri dove tra assaggi e piante secolari è stata illustrata la nascita del condimento tipico della dieta mediterranea. Ricca di suggestioni la pesca del gamberetto di Crapolla, il piccolo crostaceo locale sconosciuto ai più sia per le limitate quantità disponibili, sia per l’impossibilità di commercializzare il prodotto fresco. Inevitabile un assaggio grazie alla mano felice di Paolo De Gregorio che ha stregato tutti con i piatti che hanno reso famosa l’osteria di famiglia. Inevitabile in questa full immersion nei sapori e nei profumi della costiera la visita ai Giardini di Vigliano per una passeggiata all’interno del limoneto storico e l’assaggio del noto limoncello. La tappa in costiera sorrentina della delegazione di Dubai si è conclusa con la cena al Don Alfonso.

Protagonisti, naturalmente, la pasta artigianale di Gragnano, i pomodori ed il pesce azzurro. Ma siccome la Campania è anche mozzarella di bufala, ecco spiegata la sosta in provincia di Caserta, dove tra l’altro è stata approfondita anche la conoscenza con pallagrello e casavecchia, due vini ancora poco noti al di fuori dei confini regionali. Impossi- bile andare via senza un assaggio di conciato romano, l’antico formaggio prodotto da Manuel Lombardi alla Campestre. Conclusione sotto il segno della moderna cucina del Sud con i piatti di Rosanna Marziale che ha salutato la delegazione nel suo locale a due passi dalla Reggia.

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