Chiusa la strada che conduce ai Bagni della Regina Giovanna

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SORRENTO. Da ieri mattina sul cancello che immette lungo il sentiero che porta ai Bagni della Regina Giovanna del Capo di Sorrento campeggia un cartello che impone il divieto di transito a veicoli e pedoni.

 

Gli scogli, il sito archeologico con i resti di una villa romana risalente al primo secolo dopo Cristo ed il lido balneare che sorgono nella zona, quindi, sono di fatto off limits per turisti e bagnanti.

A disporre l’interdizione al transito lungo via Calata Punta Capo è stata l’amministrazione comunale, attraverso un’ordinanza “ad horas” emanata dal comandante della polizia municipale, Antonio Marcia. Provvedimento dettato dallo stato di pericolo provocato dal rischio di cedimento di un muro confinante con la stradina, che, nel caso, crollasse, potrebbe investire i passanti e bloccare completamente il passaggio.

A determinare l’inconveniente, in base a quanto appurato nel corso di un sopralluogo effettuato dai funzionari dell’ufficio tecnico comunale, è stato l’impianto delle radici di un enorme Pino (Pinus Pinea) che sorge all’interno della proprietà che circonda l’antica residenza di villa “La Rufola”. Premendo contro il muro di contenimento, le radici dell’alberatura hanno provocato una profonda crepa ed un consistente rigonfiamento della muratura.

Per prevenire rischi per la pubblica incolumità, quindi, è stata disposta la chiusura totale della stradina di epoca imperiale romana che costituisce l’unico accesso ai Bagni della Regina Giovanna. Gli unici autorizzati a transitare, ma solo a piedi, sono i pochi residenti di via Calata Punta Capo, chiamati comunque ad adottare tutte le opportune cautele nell’attraversare la zona considerata a rischio.

L’apposizione del cartello di divieto, però, nel corso della giornata di ieri, non ha impedito a molte persone, tra bagnanti e turisti, di raggiungere ugualmente i Bagni della Regina Giovanna. Ciò soprattutto perché il varco di accesso non è presidiato ed in tanti hanno deciso di correre il rischio pur di poter raggiungere il mare, uno dei pochi tratti del litorale della penisola sorrentina a fruizione pubblica.

Nella stessa zona, lo scorso mese di febbraio, a causa delle forti piogge, si verificò il crollo di parte della casa colonica disabitata che sorge all’interno della proprietà acquistata nel 2003 dal Comune dalle mani dell’ordine dei padri Gesuiti. I detriti investirono parte della strada bloccando l’accesso verso il mare.

Per fortuna quell’incidente è avvenuto in inverno, quando il sentiero non è frequentato. Ma se un cedimento dovesse verificarsi in questo periodo dell’anno, quando migliaia di persone frequentano quotidianamente i Bagni della Regina Giovanna, il rischio di avere delle vittime sarebbe molto più elevato.

Proprio in considerazione di ciò ed anche tenendo conto del fatto che ormai la stagione turistico-balneare è entrata nel vivo, ci si augura che gli interventi per la messa in sicurezza della stradina vengano eseguiti il prima possibile, in modo da rendere nuovamente fruibile per bagnanti e turisti questa parte del litorale della penisola sorrentina. Operazione che, in base a quanto stabilito con un’ordinanza del sindaco Giuseppe Cuomo, è a carico del condominio di villa “La Rufola”, proprietario del muro.

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