Abusi in riva al mare, denunciato il titolare di un lido di Sorrento

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SORRENTO. Ieri mattina i militari della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, coordinati dal comandante Guglielmo Cassone e quelli dell’Ufficio Locale Marittimo di Sorrento, agli ordini del luogotenente Enrico Staiano, hanno effettuato una serie di controlli lungo il litorale sorrentino, attuando un’attività prepianificata congiuntamente al personale della Polizia di Stato del commissariato di Sorrento diretto dal vice questore Antonio Vinciguerra.

I controlli sono stati concentrati sulla tutela del demanio marittimo e dell’ambiente marino del Comune di Sorrento.

All’esito delle ispezioni, i militari ed i poliziotti hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, il gestore di un noto stabilimento balneare con annesso ristorante e snack bar sito in località Marina Piccola, presso l’area portuale di Sorrento. Gli inquirenti, che da giorni, approfondivano l’intero carteggio tecnico-amministrativo, hanno scoperto una lunga serie di abusi, compresa la realizzazione di un appartamento soprastante il locale ristorante sulla spiaggia di circa 160 metri quadrati adibito ad abitazione.

Gli approfondimenti investigativi eseguiti hanno permesso di deferire all’Autorità Giudiziaria di Torre Annunziata Francesco Leonelli di 45 anni per l’occupazione e l’innovazione abusiva di aree demaniali marittime, per la realizzazione di opere di facile e difficile rimozione non conformi alla vigente normativa urbanistica ed ambientale (considerato anche che la zona rientra tra quelle assoggettate a strettissimi vincoli di natura paesaggistica), nonché per un illecito smaltimento di rifiuti speciali.

In considerazione della totale assenza di titoli legittimanti l’esercizio della struttura turistica, la polizia giudiziaria operante, con il consenso del Pubblico Ministero di turno a Torre Annunziata, ha posto l’intera area demaniale marittima (circa 4.000 metri quadrati di cui 3400 edificati a stabilimento balneare con annesso ristorante e 600 circa di area asservita), sotto sequestro giudiziario, al fine di evitare il protrarsi del reato in atto.

Il comandante Cassone ed il vice questore Vinciguerra fanno sapere che i rilievi non sono ancora conclusi, e che il lavoro investigativo potrebbe far allungare I’elenco degli abusi, anche di natura amministrativa, man mano che si procederà con gli ulteriori accertamenti lungo il litorale sorrentino.

La vicenda evidenzia le problematiche legate all’utilizzo dei litorali e la necessità che venga mantenuta alta l’attenzione su una forma di inquinamento ambientale che inevitabilmente incide negativamente sull’utilizzo e corretta gestione dell’ambiente marino e costiero.

La sinergia tra la Guardia Costiera e la Polizia di Stato continuerà senza sosta a garanzia della legalità, anche in considerazione dell’ormai imminente stagione estiva, che vedrà intensificarsi le attività di controllo a tutela del demanio marittimo, dell’ambiente e della tutela dei diritti dei bagnanti.

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